Comunicato stampa di Associazione Ferrovie Piemontesi sulla tratta Bra-Cavallermaggiore

DSCN3671Con la presente lettera aperta Associazione Ferrovie Piemontesi chiede una presa di posizione ufficiale da parte della Regione Piemonte circa il destino della tratta ferroviaria Bra – Cavallermaggiore che allo stato chiuderà sine die a far data dall’11 aprile in concomitanza con l’inizio lavori della elettrificazione della tratta Alba – Bra.

L’orario Trenitalia, infatti prevede la sostituzione con autobus anche della parte del percorso SFMB non coinvolta dai lavori.

A tal proposito si rende necessaria una nuova precisazione circa la forte contrarietà di AFP sui lavori di elettrificazione del tratto Alba – Bra, seppure AFP sia consapevole che la responsabilità risalga alla precedente Amministrazione che ha distolto i fondi già stanziati per l’elettrificazione della tratta Casale Monferrato – Vercelli sul tratto Alba – Bra ottenendo, in questo modo, il minimo utile con il massimo sforzo economico, anzi ottenendo un danno a fronte di un consistente esborso: il risultato è che avremo venti chilometri di trazione termica in una maglia di rete completamente elettrificata e una una ventina di chilometri in trazione elettrica in una maglia di rete completamente non elettrificata.

Oltre a questo non banale danno e limitazione alla programmazione dell’esercizio si riscontra la beffa che con una cifra inferiore a quella distolta si sarebbe finalmente risolta la criticità della galleria Ghersi a Neive connettendo Alba e le Langhe ad Alessandria e quindi alla Lombardia, Asti, città con cui ha fortissimi legami sociali, economici e amministrativi, ed anche Torino in un tempo decisamente inferiore a quello che sarà necessario per raggiungere il capoluogo tramite SFM.

Prima che la criticità Ghersi menomasse il sistema trasporti della zona esistevano i diretti Alba – Torino e nulla osterebbe a riottenerli anche in trazione termica attestandoli, come naturale a Torino Porta Nuova via Torino Lingotto.

Le tesi secondo le quali con l’elettrificazione finalmente Alba raggiunge Torino non sono ne corrette ne veritiere, perché quel risultato si sarebbe ottenuto comodamente via Asti insieme a Alessandria e quindi Milano.

Dobbiamo comunque, ormai, fare in modo di limitare i danni e sembrerebbe operazione ancora più complessa visto che le ottime intenzioni e gli ottimi piani dell’Amministrazione sono pero’ fermi a nessuna riapertura ancora e anzi a una contrazione dell’offerta ferroviaria dopo la chiusura della Novara – Varallo e ora anche della Bra – Cavallermaggiore.

L’occasione ottima di limitazione del danno, anzi, di capovolgimento di un bilancio ora negativo, sarebbe quella di mettere dal prossimo orario in funzione una relazione Bra – Cuneo via Saluzzo che consentirebbe, con una sola operazione, di riportare l’offerta ferroviaria della Granda a livelli di efficienza degni delle intenzioni, dei progetti e delle volontà di un Assessorato ai Trasporti che finora ha lavorato con abnegazione positiva e coraggio.

Un atto di concretezza possibile a costi ragionevoli se non recuperabili con opportuna redistribuzione della spesa esistente sarebbe una luce grande e importante nelle prospettive del territorio.

Angelo Marinoni

Vicepresidente Associazione Ferrovie PiemonteSi

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